N
NULLA OSTA
Il nulla osta è l’autorizzazione necessaria al prelievo di organi e tessuti nel caso in cui la morte rientri in eventi di competenza della Magistratura. In questi casi, infatti, la salma è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per tutti gli adempimenti necessari per accertare la causa della morte, la natura delle lesioni e definire eventuali responsabilità di terzi, quello che di norma viene fatto nel corso delle cosiddette “autopsie giudiziarie”.
Occorre che le operazioni di prelievo degli organi e dei tessuti tengano conto di queste esigenze, in particolare con una precisa documentazione (per esempio con filmati o fotografie) dei reperti, anche a tutela dei diritti delle parti.
Sono stati elaborati protocolli d’intesa tra la rete trapianti e l’Autorità Giudiziaria per facilitare questo percorso.
Sotto il profilo tecnico medico-legale, sussistono solo due valide controindicazioni generali al prelievo di organi/tessuti:
- prelievo di cornee o ossa nei casi di sospetto abuso infantile;
- prelievi o incisioni della cute che compromettano l’interpretabilità di lesioni cutanee.
Negli ultimi anni solo in rarissimi casi eccezionali il N.O. è stato negato per esigenze istruttorie.
In attesa di nulla-osta del magistrato non si interrompe il flusso operativo rispettando le fasi previste dopo la manifestazione di consenso. Ricevuto il nulla osta si può procedere alle fasi del trapianto.
Il nulla osta è fondamentale anche nel caso di una donazione di organi tra viventi: l’atto di disposizione e destinazione del rene, di parti di fegato, polmone, pancreas, intestino (da parte di genitori, figli ed i fratelli maggiorenni al proprio congiunto malato o di altri parenti o di altri donatori estranei se il paziente non ha consanguinei), deve essere trasmesso al giudice che rilascia il nulla osta all’esecuzione del trapianto.
E’ competente il Giudice del luogo in cui risiede il donatore o ha sede l’istituto autorizzato al trapianto.
Il giudice verifica che il donatore sia:
- maggiorenne;
- capace di intendere e di volere;
- a conoscenza dei limiti della terapia del trapianto del rene tra viventi;
- sia consapevole delle conseguenze personali che il suo sacrificio comporta;
- che si sia determinato all’atto della donazione liberamente e spontaneamente.
Il giudice accerta l’esistenza del giudizio tecnico favorevole al prelievo ed al trapianto degli organi contenuto nel referto medico collegiale. Il nulla osta all’esecuzione del trapianto viene concesso o rifiutato con decreto motivato. L’atto di donazione deve essere a titolo gratuito, libero, spontaneo ed è sempre revocabile. Secondo il decreto Ministeriale del 10 ottobre 2012, il nulla osta è un passaggio fondamentale anche nell’attività di importazione ed esportazione di tessuti e cellule umani prelevati da donatore cadavere o da donatore vivente destinati a scopo di trapianto, da e per Paesi appartenenti all’Unione Europea o Paesi terzi.
L’articolo 3 dispone che «l’esportazione di tessuti e cellule presso centri utilizzatori di un altro stato membro dell’Unione Europea può essere effettuata solo se su tutto il territorio nazionale non esistono in quel momento richieste urgenti per quella tipologia di tessuto o cellule. Nel caso l’attività di importazione o esportazione avvenga in maniera sistematica, è necessario che sia stipulato un accordo convenzionale tra la banca italiana e la banca estera o tra la banca italiana e il centro utilizzatore estero, previo nulla osta del centro regionale di riferimento trapianti (CRT)».
NITp, o Nord Italian Transplant program
ll Nord Italia Transplant (NITp) è un’associazione nata nel 1972 per iniziativa dei professori Malan, Sirchia e Confortini, pionieri dell’attività di trapianto in Italia, con lo scopo di fungere da strumento di garanzia per i cittadini in ordine all’intero processo di trapianto di organi, tessuti e cellule e di collaborare con le istituzioni per realizzare tutti gli interventi giuridico-amministrativi e organizzativi necessari a favore del prelievo e del trapianto e dei suoi operatori.
Obiettivi dell’Associazione sono a) incrementare la quantità e la qualità dei prelievi e dei trapianti di organi, tessuti e cellule nelle regioni associate; b) promuovere la stesura di protocolli operativi con periodici incontri di verifica dei risultati; c) favorire la collaborazione tecnico-scientifica e la preparazione professionale degli operatori impegnati nel prelievo e trapianto anche costituendo gruppi di lavoro specifici o interdisciplinari; d) promuovere e sostenere la ricerca e quant’altro utile a sviluppare le attività di donazione, prelievo e trapianto, inclusa la donazione da vivente; e) promuovere l’informazione ai cittadini con la collaborazione delle Associazioni di Volontariato; f) organizzare eventi e programmi di formazione e di aggiornamento permanente degli operatori.
Il NITp rappresenta la prima organizzazione di coordinamento del prelievo e trapianto di organi e tessuti nel territorio nazionale, nata anche per superare i limiti del localismo e offrire l’opportunità ai centri di trapianto di operare su una scala sempre più vasta, garantendo ai pazienti le migliori possibilità di cura.
All’associazione aderiscono singoli professionisti e cittadini, ma anche alcune Regioni che demandano al NITp, attraverso apposite convenzioni, specifiche attività clinico-organizzative, come il coordinamento operativo e l’assegnazione degli organi, la gestione delle liste d’attesa e il laboratorio di immunologia dei trapianti.
Questo spirito collaborativo si è espresso attraverso la costituzione di gruppi di lavoro specifici per i diversi settori (donazione, trapianto dei singoli organi e tessuti, formazione, aspetti psicologici, etico-morali) che hanno facilitato la elaborazione di programmi clinici e di ricerca condivisi di assoluta originalità, adottati nel tempo a livello nazionale.
Nel corso del tempo si sono osservate adesioni e abbandoni: attualmente al NITp aderiscono la Lombardia, il Veneto, la Liguria, il Friuli Venezia Giulia, le Marche e la Provincia Autonoma di Trento, corrispondente a circa un terzo della popolazione italiana.
Al NITp afferiscono attualmente:
- 93 Unità che procurano donatori;
- 38 Unità di Trapianto (15 di rene, 3 di rene-pancreas, 9 di fegato, 6 di cuore, 4 di polmoni e uno di intestino) in 16 Ospedali;
- 5 Coordinamenti Regionali e uno della Provincia Autonoma di Trento.
Fino alla recente riforma dell’organizzazione nazionale, il NITp ha svolto funzioni di Centro Interegionale di Riferimento (CIR). Il NITp ha sede presso l’IRCCS Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico Cà Granda di Milano.
Il grande merito dell’Associazione è stato quello di aver proposto e realizzato il modello della rete integrata, che trova i suoi punti di forza nell’integrazione e nella collaborazione delle diverse componenti, indispensabili per garantire buoni risultati in un settore così articolato e complesso come quello del trapianto.
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