Il Nord Italia Transplant (NITp) è la prima Organizzazione di coordinamento del prelievo e trapianto di organi e tessuti nel territorio nazionale.

La Regione Lombardia sin dal 1974 ha identificato il proprio Centro Regionale di Riferimento per i trapianti (CRR) nel Centro Trasfusionale e di Immunologia dei Trapianti dell’Ospedale Maggiore Policlinico; attualmente il CRR ha sede presso l’Unità Operativa Coordinamento Trapianti della Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Ca’ Granda Policlinico. Nel 1976 anche il Veneto ha fatto la stessa scelta, costituendo, con la Lombardia, il Nord Italia Transplant program (NITp) grazie all’intuizione dei Professori Girolamo Sirchia, Piero Confortini ed Edmondo Malan, sull’esempio delle organizzazioni che nascevano in quegli anni in tutta Europa. Successivamente hanno aderito la Provincia Autonoma di Trento (1978), il Friuli-Venezia Giulia (1979), la Liguria (1985) ed infine le Marche (1989).

Il Centro di Riferimento Regionale/NITp coordina le donazioni provenienti dalle rianimazioni, gli interventi di trapianto ed effettua l’assegnazione degli organi in sinergia con il Centro Nazionale Trapianti.

L’area NITp comprende un’area di oltre 19 milioni di abitanti e opera attraverso:

  • 129 Unità che procurano donatori;
  • 43 Unità di Trapianto (15 di rene, 5 di rene-pancreas, 9 di fegato, 6
    di cuore, 2 di cuore-polmoni, 5 di polmoni e uno di intestino) in 16
    Ospedali;
  • 5 Coordinamenti Regionali e uno della Provincia Autonoma di
    Trento (CRR);
  • 1 Centro Interregionale di Riferimento (CIR).

Le attività del CIR sono:

  • gestione delle liste d’attesa;
  • valutazione immunologica dei candidati al trapianto e dei donatori
  • assegnazione degli organi, in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti (per i programmi nazionali);
  • raccolta dei dati attinenti al processo donazione-trapianto;
  • verifica ed aggiornamento periodico dei protocolli con le Unità Operative di prelievo e trapianto.

L’assegnazione eseguita dal CIR viene effettuata applicando criteri predefiniti e condivisi che assicurano equità e trasparenza e assegnano entro un pool ampio di pazienti, che permette di risolvere i problemi dei pazienti difficili (pediatrici, immunizzati e ritrapianti) senza penalizzare i risultati.

Le procedure sono verificate periodicamente con gli operatori e di ogni atto è dato puntuale resoconto in varie sedi istituzionali e all’assemblea del NITp a garanzia dell’equità e della trasparenza.
La crescente attività di prelievo e di trapianto e la qualità dei risultati ottenuti è il frutto della collaborazione fattiva di tutte le Unità Operative, che hanno saputo condividere le proprie esperienze e si sono adoperate per identificare le strategie per migliorare l’attività. L’analisi critica dei dati, su cui basare le modifiche dei protocolli e le eventuali strategie organizzative, è un altro dei capisaldi del NITp.

La Fondazione Trapianti sostiene le attività del NITp attraverso l’erogazione di contributi a sostegno delle attività di laboratorio e divulgative, come convegni ed eventi di formazione.

“I trent’anni del NITp”

Il filmato ricorda i trent’anni del NITp, ripercorrendone la sua storia e quella dei trapianti in Italia.